Lo slalom asciutto? A ottobre, ma nel 2021 si torna a maggio

Sport - 26 OTTOBRE 2020
C’è voluta l’inedita edizione autunnale, imposta dal Covid-19, perché i giovani organizzatori della Scuderia Valpolcevera trovassero la prima annata di asfalto non bagnato nello slalom per eccellenza dell’entroterra genovese: la Mignanego – Giovi, memorial Bruno Polini. Un rinvio imposto dalla pandemia, con inusuale collocazione su domenica 18 ottobre, ha garantito condizioni meteo insolite per l’ultimo quinquennio: “Da quando abbiamo preso il testimone da chi ci ha preceduto nella realizzazione della manifestazione, mai avevamo avuto una giornata di gara interamente asciutta” spiega Alessandro Polini, promotore della manifestazione e sesto assoluto nella classifica generale. Le procedure burocratiche, intanto, impongono già la scelta di data per la prossima competizione e qualcuno ha ipotizzato la conferma delle foglie morte: “No, torniamo al primo fine settimana di maggio. Il primo faremo le qualifiche a Busalla e domenica 2 correremo la gara come da tradizione” spiegano i responsabili della Scuderia Valpolcevera. Ragazzi e ragazze che si godono, comunque, il successo di un’impresa tutt’altro che banale. Non era scontato mettere in strada un evento del genere all’epoca della pandemia. Alessandro Polini insieme, all’affiatato gruppo di amici e amiche, c’è riuscito garantendo più di 60 vetture in un percorso precluso al pubblico in cui la diretta streaming, con riprese video nella zona di partenza e nel giro del Baracchino, ha garantito, comunque, grande seguito popolare: “Strada statale riaperta già alle 16 per qualche banale incidente che ha rallentato le partenze, senza avremmo potuto anticipare ulteriormente i tempi a beneficio della popolazione locale”. Vittoria finale per Andrea Grammatico su Davide Piotti e Giancaluca Ticci. Squilli di tromba dai piloti di casa come Stefano Repetto, Roberto Malvasio, Gianluca Caserza, Daniele Balestrero e dall’intramontabile Giulio Semino con il suo spettacolare 1150 giallo. Ma, soprattutto, trionfo della passione. Più forte di un maledetto virus che vorrebbe ammazzare, pure, la passione.  

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